Il 7 giugno 2025, l’UFC torna al Prudential Center di Newark, New Jersey, con un evento che ha tutta l’aria di un punto di svolta nella storia recente della promotion: UFC 316. Due match titolati infuocati, rivalità accese, nuove stelle pronte a esplodere e veterani con le spalle al muro. Siamo davanti a una card che potrebbe riscrivere le gerarchie di due delle categorie più seguite dell’intero roster: i bantamweight maschili e i bantamweight femminili.
Il main event vede l’attesissimo rematch tra Merab Dvalishvili e Sean O’Malley, con il titolo dei pesi gallo maschili in palio. La prima sfida tra i due, conclusasi con la vittoria netta del georgiano, ha lasciato il segno su tutta la divisione: da una parte la pressione asfissiante di un grappler implacabile, dall’altra il carisma e lo striking spettacolare del campione uscente. O’Malley ha promesso vendetta, si è allenato con nomi come Demetrious Johnson e Henry Cejudo, e arriva con una sola missione: riprendersi ciò che sente suo.
Dall’altra parte, Merab Dvalishvili ha un obiettivo semplice quanto spietato: spegnere per sempre l’hype di “Suga Sean” e consolidare il proprio regno. L’allievo di Aljamain Sterling è su una striscia di 12 vittorie consecutive, una macchina da guerra che ha demolito ogni stile incontrato. Se riuscisse a vincere anche questo secondo confronto, entrerebbe ufficialmente nella conversazione GOAT della divisione.
Ma UFC 316 non si ferma qui. Il co-main event femminile è altrettanto elettrico: Julianna Peña mette in palio la cintura dei pesi gallo contro la più pericolosa debuttante titolata degli ultimi anni: Kayla Harrison. Due volte oro olimpico nel judo, dominatrice assoluta in PFL, Harrison ha firmato con UFC per una ragione: dimostrare di essere la numero uno al mondo. Il suo esordio nell’ottagono ha lasciato a bocca aperta tutti: potenza, controllo, aggressività, e un livello atletico fuori scala.
Di fronte trova però una campionessa che non muore mai, in tutti i sensi. Julianna Peña è la stessa che ha fermato Amanda Nunes, che ha ribaltato ogni pronostico e ha costruito il suo regno sulla resilienza, sulla lotta, e sulla fame di chi non ha mai avuto nulla di garantito. È la tipica fighter che non vedi arrivare… finché non ti toglie la cintura dalle mani.
Questa sfida è più di un titolo. È uno scontro di mondi: il professionismo olimpico contro la grinta da guerriera. E il pubblico lo sa.
Ma la card continua con altri match ad altissima tensione. Kelvin Gastelum, ex contendente al titolo e ormai veterano, prova a difendere la propria rilevanza contro il knockout artist Joe Pyfer, uno dei prospect più devastanti e temuti dell’ultimo biennio. Pyfer non cerca mai i punti: cerca le teste. E Gastelum, pur con esperienza, dovrà mettere in campo ogni grammo di difesa e strategia per sopravvivere.
A chiudere la main card troviamo Vicente Luque contro Kevin Holland, due striker spettacolari, entrambi alla ricerca di una vittoria decisiva per rilanciarsi. Luque, reduce da problemi neurologici che lo hanno tenuto lontano, è tornato più cauto ma ancora affilato. Holland, con la solita lingua tagliente e il jiu-jitsu da sottovalutare, è sempre pronto a sorprendere.
UFC 316 rappresenta quindi un mix perfetto tra gloria e rischio: chi vince spicca il volo, chi perde potrebbe uscire dai radar titolati per molto tempo. I match hanno tutti una narrativa chiara, forte, e potenzialmente esplosiva.
Il contesto non è da sottovalutare: siamo a Newark, casa di eventi storici UFC (come il debutto di Jon Jones come campione), e c’è sempre un’energia speciale nell’aria. Dana White lo sa, e ha caricato la card di match che promettono azione immediata, finali spettacolari e implicazioni da urlo per i ranking futuri.
Se c’è una cosa certa, è che UFC 316 non sarà una serata come le altre. Che tu sia uno scommettitore, un fan casual, o un veterano dell’MMA, questa card va seguita col fiato sospeso. Ogni colpo può essere decisivo. Ogni round può cambiare una carriera. Ogni scelta può valere un titolo… o una fine.
Domenica 8 giugno / ore 04:00
Prudential Center, Newark Stati Uniti
(#C)Merab Dvalishvili (19-4-0) quote UFC -325
(#1) Sean O’Malley (18-2-0) quote UFC +260
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Tutte le quote sono aggiornate alla data odierna 03-03-2025 ma potrebbero subire delle variazioni prima dell’evento.
🎯 PRONOSTICI UFC 316: Dvalishvili – O’Malley e i principali incontri della main card! 🔥 scommesse e pronostici
Main Event: Pronostico UFC 316 Merab Dvalishvili 🆚 Sean O’malley
Pesi welter (77KG)

Il nostro pronostico da come vincente? leggi il pronostico qui sotto
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📈 Quote dettate dalla UFC RABONA:
Dvalishvili: su Rabona PAGATO a 1.35 💪
O’Malley: su Rabona PAGATO a 3.25 🔥
⚔️ Analisi tecnica: due mondi opposti
Questo rematch per il titolo dei pesi gallo è una sfida tra due archetipi perfetti dell’MMA moderno. Merab Dvalishvili rappresenta il grappler instancabile, dotato di una resistenza fuori scala e di un wrestling che soffoca anche gli striker più brillanti. Sean O’Malley, al contrario, è l’esteta della distanza: movimenti rapidi, jab chirurgici, combinazioni fluide e una capacità unica di leggere i tempi dell’avversario e colpirlo da angoli imprevedibili.
Dvalishvili ha stabilito un nuovo record UFC con 49 takedown tentati contro Petr Yan e ne ha messi a segno ben 11. È l’uomo che non si ferma mai. Lavora con continuità, alternando pressioni a parete, single leg, doppie proiezioni e lavoro a terra che serve più a sfinire che a finalizzare. Il suo cardio è tra i migliori mai visti in UFC e la sua capacità di annullare il ritmo dell’avversario è devastante.
O’Malley, invece, non è un wrestler. Ma è un genio nello striking. Usa la distanza come una barriera, ha un tempismo eccellente nelle schivate, lavora bene sulle uscite laterali e ha un jab che pesa come un cross. Inoltre, da quando ha perso il titolo, ha messo sotto torchio la parte grappling, allenandosi con Demetrious Johnson, Henry Cejudo e l’equipe di Fight Ready. L’obiettivo? Non diventare un wrestler, ma capire come spezzare il ritmo di uno come Merab.
📈 Ultimi risultati
Dvalishvili arriva a questo match con una striscia di 12 vittorie consecutive, avendo battuto il top della categoria: Yan, Aldo, Munhoz, Moraes, Dodson. Nessuno è riuscito a fermare il suo ritmo. Nessuno è riuscito a evitare l’imposizione del suo gioco. L’unico vero ostacolo? I momenti in cui forza troppo e lascia varchi, anche se è molto raro che accada.
O’Malley ha battuto Yan in modo controverso, ha demolito Aljamain Sterling con una precisione chirurgica, ma è crollato contro Dvalishvili nella prima sfida, completamente neutralizzato dal takedown e dalla pressione. Da allora, ha affrontato uno squash match per tornare in carreggiata, vincendo per KO e mostrando segnali chiari: non vuole lasciare nulla in sospeso.
🥋 Confronto stile su stile
Il punto centrale del rematch è: può O’Malley rimanere in piedi abbastanza a lungo per infliggere danni reali? Nella prima sfida, ha passato troppo tempo con le spalle a terra o contro la gabbia. Ma ha anche dimostrato, nei pochi momenti di libertà, di poter colpire con estrema efficacia.
Dvalishvili punterà a ripetere lo stesso copione: soffocamento continuo. Entrerà basso, sporcherà il ritmo, spingerà contro la gabbia e si porterà a terra in loop. Non gli serve un KO. Gli serve distruggere psicologicamente l’avversario, privarlo dell’ossigeno tecnico.
O’Malley, dal canto suo, ha lavorato molto sui frame iniziali, ovvero le prime difese ai takedown. Se riesce a mantenere la distanza, anche solo per 2-3 minuti a round, può impattare il match con le sue mani. È un finalizzatore creativo, ha un arsenale di colpi ampio, e colpisce con un’efficienza altissima: oltre il 55% di significant strikes landed.
Un altro elemento chiave: i calf kick di Merab. Nella prima sfida hanno limitato il movimento di Sean, rendendolo un bersaglio più facile. Se O’Malley ha lavorato sulla gestione del low kick e sulla difesa da single leg, la partita potrebbe cambiare drasticamente.
⚡NOSTRO VERDETTO
Questo non è lo stesso match della prima volta. O’Malley ha capito cosa significa affrontare un bulldozer come Merab. Non cercherà di scappare: cercherà di fermarlo all’ingresso. Il footwork sarà essenziale, così come i primi colpi nel round.
Detto ciò, Dvalishvili resta favorito, perché il suo stile è anti-striker per eccellenza. Non cerca lo spettacolo, ma l’annientamento. E ha dimostrato che, anche se viene colpito, non si ferma mai.
👊PRONOSTICO: Merab Dvalishvili. 🏆
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Tutte le quote sono aggiornate alla data odierna 05-05-2025 ma potrebbero subire delle variazioni prima dell’evento.
Co-Main Event UFC 315:
PRONOSTICO UFC 316 Julianna Pena vs Kayla Harrison

📈 Quote dettate dalla UFC RABONA:
Pena: su Rabona PAGATO a 5.50 💪
Harrison: su Rabona PAGATO a 1.15🔥
⚔️ Analisi tecnica: l’assalto della regina olimpica
Il co-main event di UFC 316 è un mismatch sulla carta, ma potenzialmente esplosivo nell’ottagono. Kayla Harrison, medaglia d’oro olimpica e dominatrice in PFL, viene presentata come ultrafavorita per il titolo dei pesi gallo femminili contro Julianna Peña, ex campionessa UFC e autrice di una delle più grandi sorprese nella storia dell’MMA.
Harrison è uno dei profili atletici più completi mai visti nella divisione femminile. Il suo judo da manuale, unito a un ground and pound devastante e a una forza fisica da 145 libbre tagliate su 135, la rendono un carro armato. È metodica, disciplinata e determinata. Una volta ottenuta la posizione dominante, il round finisce lì.
Peña, al contrario, ha costruito la sua carriera sulle sorprese. Non ha la tecnica pulita di Harrison né la potenza, ma ha un cuore infinito, un cardio eccellente e la capacità di ribaltare situazioni disperate. La sua arma principale è la resilienza, come ha dimostrato battendo Amanda Nunes in un match che nessuno le dava per vinto.
📈 Ultimi risultati
Harrison ha fatto il suo debutto in UFC contro Holly Holm, ex campionessa, e l’ha demolita in due round. Ha chiuso il match con una sottomissione che ha mostrato tutta la sua esperienza nei grappling transition. Nessun tempo perso, nessuna esitazione. Solo controllo e dominio.
Peña, invece, è ferma da un anno. Il suo ultimo match è stata la vittoria ai punti su Nunes in una trilogia che l’ha consacrata come una delle fighter più coriacee mai viste. Ma da allora, infortuni e rinvii l’hanno tenuta lontana dalla gabbia, e il dubbio è se il suo stile “da battaglia” possa bastare contro un’atleta di livello olimpico.
🥋 Confronto stile su stile
Il piano di Harrison è chiaro: entrare subito, portare a terra e schiacciare. Kayla non gioca. Non c’è showmanship. È entrata in UFC per dominare. I suoi takedown sono secchi e irresistibili. E quando si trova in top position, chiude lo spazio, transiziona e cerca la finalizzazione o il controllo per 10-8.
Peña dovrà resistere nei primi due round. Tentare di mantenere il match in piedi, sporcarlo col clinch, rompere il ritmo, magari far fallire qualche proiezione. Solo se arriva al quarto round con energia e spazio per colpire, potrà iniziare a rientrare in gioco. È già successo con Nunes, e sa come approfittare della pressione.
Un punto critico è il cardio. Harrison è talmente dominante da non essere mai andata in difficoltà. Peña, invece, fiorisce nel caos. Se riesce a sopravvivere abbastanza a lungo, può iniziare a creare dubbi, e da lì costruire la sua sorpresa.
⚡NOSTRO VERDETTO
🎯 Con quote così sbilanciate, la lettura è chiara: Kayla Harrison è la favorita assoluta, e tutto punta a una vittoria netta. Tuttavia, chi ama le quote value sa che Peña non è una comparsa. Ha già fatto saltare il banco. Sa reggere la pressione. E se Harrison sottovaluta anche solo una posizione, può essere punita.tamento. Possibile decisione divisa, ma la sensazione è che la Bullet possa spuntarla nei momenti decisivi.
👊PRONOSTICO: Kayla Harrison per sottomissione. 🏆
🥊 Altri Incontri della Main Card
Pronostico UFC 316: Kevin Gastelum vs Joe Pyfer

📈 Quote dettate dalla UFC RABONA:
Gastelum: su Rabona PAGATO a 4.00 💪
Pyfer: su Rabona PAGATO a 1.25 🔥
Il divario nelle quote è netto: Joe Pyfer è il favorito assoluto in questo match. Potente, diretto, preciso. Ha finalizzato 9 degli ultimi 11 avversari, e nel medio termine UFC lo vede come uno dei prospetti più concreti nella divisione middleweight. Ha striking esplosivo, ottimo tempismo e uno stile da finalizzatore puro.
Gastelum non è più il fighter brillante di qualche anno fa. Dopo l’ultima sconfitta, ha deciso di tornare nei pesi medi, ma con risultati poco convincenti. È vero, ha esperienza da vendere, ma i colpi ora li prende troppo facilmente. Il cardio non regge più cinque round, e la velocità non è più quella che aveva contro Adesanya o Till.
Pyfer ha tutte le carte in mano: colpire forte, colpire presto, e non dare a Gastelum lo spazio per ragionare. Kelvin può solo puntare a una sopravvivenza difensiva e sperare in un errore grossolano. Ma contro uno come Pyfer, è rischioso anche respirare.
NOSTRO VERDETTO
👊PRONOSTICO: Pyfer per KO. 🏆
Pronostico UFC 316: Vincente Louque vs Kevin Holland

📈 Quote dettate dalla UFC RABONA:
Louque: su Rabona PAGATO a 3.10 💪
Holland: su Rabona PAGATO a 1.37 🔥
Anche in questo match le quote parlano chiaro: Holland parte favorito, e non è difficile capire perché. È in uno dei momenti migliori della carriera, ha finalmente migliorato la gestione del ritmo, e ha un’ottima difesa contro i wrestler. Contro Luque, si troverà in un match più “pulito”, da striker vs striker.
Luque ha uno stile da guerriero, ma sta pagando il conto. Il KO subito contro Geoff Neal ha lasciato il segno, e sebbene sia tornato con una vittoria, non è più quello di una volta. Il suo mento inizia a vacillare, e Holland ha le armi per approfittarne: allungo, velocità e volume di colpi.
A terra Luque potrebbe avere ancora margine, ma è difficile che riesca a portare Holland giù senza subire danni pesanti. Kevin gestirà la distanza, punterà sui middle kick e lavorerà di jab per accumulare punteggio e logorare.
NOSTRO VERDETTO
🎯 Possibile anche KO tecnico se Luque cede nel terzo round.
💥 Pronostico sicuro solo con gestione difensiva attenta.
👊PRONOSTICO: Kevin Holland 🏆